Le 21 donne della Costituente
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Le 21 donne della Costituente |
Lina Merlin |
Maria Maddalena Rossi |
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Le 21 donne della Costituente
9 del Partito Comunista,
9 della Democrazia Cristiana,
2 del Partito Socialista e
una del Partito dell’Uomo Qualunque.
Nonostante idee molto diverse, l’Assemblea Costituente sarà per tutte l’occasione di cambiare, dal punto di vista giuridico, la condizione femminile nella società italiana
La Costituente si riunisce per la prima volta il 25 giugno 1946, scegliendo nella prima seduta Giuseppe Saragat come presidente, e tre giorni più tardi, con con 396 voti su 501 votanti, Enrico De Nicola come Capo provvisorio dello Stato. L'Assemblea lavorerà fino al 31 gennaio 1948, anche se le sue commissioni funzioneranno fino al mese di aprile del 1948, per un totale di 375 sedute pubbliche, delle quali 170 dedicate alla Costituzione e 210 ad altre materie. Il 15 luglio 1946 l'Assemblea decide anche l'istituzione di una Commissione speciale, detta dei 75, presieduta da Meuccio Ruini e incaricata di elaborare il progetto di Costituzione da discutere in aula. Alla scrittura della Carta Costituzionale contribuiranno le 21 donne elette il 2 giugno del 1946, e cinque di loro faranno parte della Commissione dei 75: provenienti da tutta la penisola, in maggioranza sposate (14 su 21) e con figli, dotate di titoli di studio (14 laureate), giovani e spesso con esperienze tra le file della Resistenza. Per tutte l’Assemblea costituente rappresenta l’occasione irripetibile di cambiare, dal punto di vista giuridico, la condizione femminile nella società italiana. Nella foto Teresa Mattei, la più giovane eletta all'Assemblea Costituente, presenzia alla firma della Costituzione da parte di Enrico De Nicola Capo provvisorio della Repubblica
(Archivio della Camera dei Deputati)